© PRIVATA PROGETTO CULTURALE ARTISTICO E DIDATTICO
 
 di  Federica Amichetti

PRIVATA è un progetto culturale, sociale, artistico, didattico sulla violenza di genere e il femminicidio. Cultuale perché riguarda la formazione degli individui e la storia della civiltà. Sociale perché parte dalla sfera relazionale e comportamentale. Artistico perché utilizza anche il linguaggio dell’arte contemporanea per comunicare. Didattico perché prevede il coinvolgimento degli alunni delle scuole con cui gli artisti ed esperti del settore si confronteranno. PRIVATA nasce nell’idea di un sentire forte e comune sulla violenza che ogni giorno sotto molte forme ci circonda. La violenza nelle sue mille sfaccettature palese o non, inevitabilmente priva ognuno di noi di qualcosa, dalle piccole libertà al peggio l’identità. Ma soprattutto per quanto questa violenza ci venga sbattuta in faccia in maniera brutale dai media, nei grandi numero di donne, bambini, omicidi, efferatezze, la violenza subita piccola o grande che sia resta una tragedia assolutamente privata, intima. Dove i grandi numeri restano fuori, perché è con se stessi che bisogna fare i conti, è se stessi che bisogna ricostruire.


Proprio da questa forte esigenza nasce PRIVATA, un progetto collettivo che non vuole denunciare il fenomeno puntando il dito contro autorità, leggi o carnefici, ma ha l’obbiettivo di risvegliare le coscienze soprattutto attraverso l’impatto visivo. L’arte contemporanea può fornire le chiavi d’accesso ad una sensibilità percettiva altra, che va al di là del semplice sdegno per i fatti di cronaca, delle leggi e delle pene, dell’impatto mediatico delle campagne pubblicitarie. L’arte riappropriandosi del suo compito primordiale e sociale di scatenare reazioni, turbamenti, sensazioni e accesi confronti induce a compiere il primo passo per avviare un processo riflessivo profondo. L’efficacia narrativa delle opere selezionate per la mostra porta inevitabilmente a confrontarsi con un linguaggio diretto e tangibile.

La mostra PRIVATA a cura di Federica Mariani, è stata itinerante in diverse regioni in Italia, partita l’8 marzo 2014 presso la Mole Vanvitelliana di Ancona si è conclusa nel 2016 presso il Museo Civico di Sansepolcro . La mostra dinamica nell’allestimento ha assunto a seconda degli spazi espositivi una nuova struttura, pur conservando sempre la sincerità del messaggio, ed è sempre stata accompagnata da un percorso didattico, assieme a degli operatori e a degli esperti del settore si sono effettuati degli incontri d’informazione e sensibilizzazione nelle scuole secondarie superiori.